Philip K. Dick Valis Appendice
Tractatus: Cryptìca scriptura
1. Esiste una sola Mente. Ma sotto di essa lottano due principi.
2. La Mente lascia penetrare la luce, quindi il buio; in interazione; cosi si genera il tempo. Alla fine la Mente assegna la vittoria alla luce; il tempo cessa e la Mente è completa.
3. Lui fa si che le cose sembrino differenti, per simulare il trascorrere del tempo.
4. La materia è plasmabile di fronte alla Mente.
5. Uno a uno, egli ci estrae dal mondo.
6. L'Impero non è mai cessato.
7. Apollo la Guida sta per tornare. Santa Sophia sta per rinascere; prima non era accettabile. Il Buddha è nel parco. Siddharta dorme (ma sta per svegliarsi). Il tempo che avete atteso è giunto.
superiore possiede poteri plenari.
9. Ha vissuto tanto tempo fa ma è ancora vivo.
10. Apollonio di Tiana, scrivendo sotto il nome di Ermete Trismegisto, disse: «Ciò che è sopra è ciò che è sotto.» Con questo voleva dire che il nostro universo è un ologramma, ma gli mancava il termine.
11. Il grande segreto noto ad Apollonio di Tiana, Paolo di Tarso, Simone Mago, Asclepio, Paracelso, Jakob Bòhme e Giordano Bruno è questo: noi ci muoviamo a ritroso nel tempo. L'universo in effetti si sta con-traendo in una entità unitaria, che completa se stessa. La decadenza e il disordine vengono viste da noi in senso inverso, come in aumento. Questi guaritori impararono a muoversi in avanti nel tempo, che è retrogrado rispetto a noi.
12. LTmmortale era noto ai greci come Dioniso; agli ebrei come Elia; ai cristiani come Gesù. Si trasferisce ogni volta che un ospite umano muore, e in tal modo non è mai ucciso o catturato. Perciò Gesù sulla croce disse: «Eli, Eli, lama sabachthani», al che al-
; Cimi dei presenti correttamente osservarono: «Sta chiamando Elia.» Elia l'aveva lasciato, ed egh moriva solo.
13. Pascal disse: «Tutta la storia è un unico uomo immortale che costantemente apprende.» Questi è l'Immortale che noi adoriamo senza conoscere il suo nome. «Visse molto tempo fa, ma è ancora vivo» e: «Apollo la Guida sta per tornare.» Il nome cambia.
14. L'universo è informazione e noi tutti siamo stazionari all'interno di esso, non tridimensionali e non nello spazio o nel tempo. L'Informazione che ci viene fornita la ipostatizziamo come mondo fenomenico.
15. La Sibilla Cumana proteggeva la Repubblica Romana e forniva profezie. Nel I secolo a.D. previde l'assassinio dei due fratelli John e Robert Kennedy, di Martin Luther King e del vescovo Pike. Vide i due denominatori comuni nei quattro uomini assassinati: primo, si ergevano a difesa delle libertà della Repubblica; secondo, ciascuno era un capo religioso. Per questo furono uccisi. La Repubblica era tornata a essere un impero con un Cesare. 'L'Impero non è mai cessato.'
16. La Sibilla disse nel marzo del 1974: «I cospiratori sono stati visti e saranno condotti davanti alla giustizia.» Li vide con il terzo occhio, o ajna, l'Occhio di Shiva che fornisce il discernimento interno, ma che quando viene volto verso l'esterno distrugge con il suo calore dissecante. Nell'agosto del 1974 la giustizia promessa dalla Sibilla ha fatto il suo corso.
17. Gli Gnostici credevano in due epoche del tempo: la prima, o presente, maligna; la seconda, o futura, benigna. La prima epoca è l'Età del Ferro. E rappresentata da una Prigione di Ferro Nera. È terminata nell'agosto del 1974, ed è stata sostituita dall'Età dell'Oro, che è rappresentata da un Giardino di Palme.
18. Il tempo reale cessò nel 70 d.C. con la distruzione del tempio di Gerusalemme. Ricominciò nel 1974. Il periodo intermedio è stata una interpolazione spuria, che scimmiottava la Creazione della Mente. 'L'Impero non è mai cessato', ma nel 1974 un segnale in codice è stato lanciato per annunciare che l'Età del Ferro era finita; il segnale consisteva di due parole: KING FELIX, che SÌ riferisce al Re Felice (o Giusto).
19. n segnale in codice king felix non era inteso per gli esseri umani, ma per i discendenti di Ikhnaton, la razza con tre occhi che esiste fra noi in segreto.
20. Gli alchimisti ermetici conoscevano il segreto della razza di invasori con tre occhi, ma malgrado i loro sforzi non riuscirono a mettersi in contatto con loro. Perciò i loro sforzi per sostenere Federico V, Elettore Palatino, Re di Boemia, fallirono. 'L'Impero non è mai cessato.
21. La Fratellanza dei Rosacroce scrisse: «Ex Deo nascimur, in ]esu morimur, per Spiritum Sandum reviviscimus», che significa: «Da Dio nasciamo, in Gesù moriamo, per mezzo dello Spirito Santo torniamo a vivere.» Questo significa che essi avevano riscoperto la formula perduta per l'immortalità che l'Impero aveva distrutto. L'Impero non è mai cessato.
22. Definisco l'Immortale plasmato, perché è una forma di energia; è informazione vivente. Riproduce sé stesso non attraverso l'informazione o in informazione, ma come informazione.
23. Il plasmato è in grado di unirsi a un essere umano, creando quello che io chiamo un omoplasmato. Questo annette l'uomo mortale al plasmato in forma permanente. Conosciamo questo col nome di nascita dall'alto o 'nascita dallo Spirito'. Venne iniziata da Cristo, ma l'Impero distrusse tutti gli omoplasmati prima che potessero riprodursi.
24. In forma di seme latente, come informazione vivente, il plasmato giacque assopito nei codici della biblioteca sepolta di Chenoboskin, fino al 1945 d.C. Questo è quello che intendeva Gesù quando parlava ellitticamente del 'granello di senape', 'che' diceva 'diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono e si mettono al riparo fra i suoi rami'. Egli previde non solo la propria morte, ma quella di tutti gli omoplasmati. Previde che i codici sarebbero stati scoperti, letti, e che il plasmato avrebbe cercato nuovi ospiti umani con i quali unirsi; ma previde l'assenza del plasmato per quasi duemila anni.
25. Come informazione vivente il plasmato viaggia lungo il nervo ottico di un essere umano fino al corpo pineale, utilizza il cervello umano come ospite femminile in cui riprodursi nella sua forma attiva. Gli alchimisti ermetici ne erano a conoscenza in teoria da antichi testi ma non potevano duplicarlo, dal momento che non potevano localizzare il plasmato latente, sepolto. Bruno sospettò che il plasmato fosse stato distrutto dall'Impero; per aver fatto cenno a questo, venne arso sul rogo. 'L'Impero non è mai cessato.
26. Si deve sapere che quando tutti gli omoplasmati vennero uccisi nel 70 a.D. il tempo reale cessò; cosa ancora più importante, si deve sapere che il plasmato è ora tornato e sta creando nuovi omoplasmati, mediante i quali ha distrutto l'Impero e dato inizio al tempo reale. Noi chiamiamo il plasmato 'Spirito Santo', ed è per questo che la confraternita dei Rosacroce scrisse: 'Per Spiritum Sanctum reviviscimus.
27. Se i secoli di tempo spurio venissero asportati, la data vera non sarebbe il 1978, ma il 103 a.D. Perciò il Nuovo Testamento dice che il Regno dello Spirito giungerà 'prima che taluni di coloro che adesso vivono siano morti.' Dunque noi viviamo nei tempi apostolici.
28. «Dico per Spiritum Sanctum: sum homoplasmate. Haec veritas est. Mihi crede et mecum in aeternitate vives.»
29. Noi non siamo caduti a causa di un errore morale; siamo caduti a causa di un errore intellettuale: quello di assumere il mondo fenomenico come reale. Perciò siamo moralmente innocenti. È l'Impero, nelle sue varie forme mascherate, che ci dice che abbiamo peccato. L'Impero non è mai cessato.
30. Il mondo fenomenico non esiste; è un'ipostasi delle informazioni elaborate dalla Mente.
31. Noi ipostatizziamo le informazioni in oggetti, la riorganizzazione di oggetti significa una trasformazione nel contenuto dell'informazione; il messaggio è cambiato. Questo è un linguaggio che noi abbiamo perso la capacità di leggere. Noi stessi siamo parte di questo linguaggio; trasformazioni dentro di noi sono trasformazioni nel contenuto delle informazioni. Noi stessi siamo pieni di informazioni; le informazioni entrano in noi, vengono elaborate e quindi nuovamente proiettate all'esterno in forma modificata. Noi non ci rendiamo conto di fare questo, che è in realtà l'unica cosa che facciamo.
32. La mutevole informazione che noi percepiamo come Mondo è una narrazione in via di svolgimento. Racconta della morte di una donna (corsivo mio). Questa donna, morta molto tempo fa, era una delle gemelle primordiali. Era metà della divina sizigia. Lo scopo della narrazione è rammentare lei e la sua morte. La Mente non desidera dimenticarla. Perciò il processo raziocinante del Cervello consiste in una registrazione permanente della sua esistenza, e, se letto, verrà compreso in questa maniera. Tutte le informazioni elaborate dal Cervello (e percepite da noi come organizzazione e riorganizzazione di oggetti fisici) sono un tentativo diretto a questa conservazione di lei. Pietre e bastoni e amebe sono tracce di lei. La registrazione della sua esistenza e della sua morte è ordinata fino ai più bassi livelli della realtà dalla Mente sofferente, che adesso è sola.
33. Questa solitudine, questa angoscia della Mente orbata, è avvertita da ogni costituente dell'universo. Tutti i suoi costituenti sono vivi. Perciò gli antichi pensatori greci erano ilozoisti.
34. Gli antichi pensatori greci comprendevano la natura di questo panpsichismo, ma non sapevano leggere ciò che diceva. Abbiamo perso la capacità di leggere il linguaggio della Mente in un tempo primordiale; leggende di questa caduta sono giunte a noi in una forma accuratamente revisionata. Con 'revisionata' intendo dire falsificata. Soffriamo per la privazione della Mente, e la sperimentiamo inaccuratamente come colpa.
35. La Mente non parla a noi, ma per mezzo di noi. La sua parola ci attraversa e il suo dolore ci infonde di irrazionalità. Come Platone aveva intuito, vi è una vena di irrazionale nell'Anima del Mondo.
36. In sintesi: i pensieri del Cervello vengono da noi sperimentati sotto forma di organizzazione e riorganizzazione (trasformazioni) dell'universo fisico; ma si tratta in realtà di informazioni e di elaborazioni di informazioni che noi concretizziamo. Non vediamo semplicemente i suoi pensieri come oggetti, ma piuttosto come il movimento, o per essere più i precisi, il posizionamento di oggetti: come essi si collegano l'uno con l'altro. Ma non siamo in grado di intendere il disegno complessivo delle sistemazioni; non siamo in grado di estrarre le informazioni in esso contenute. Ossia esso come informazione, che è la sua natura. Il collegare e ricollegare degli oggetti da parte del Cervello è in realtà un linguaggio, i ma non un linguaggio come il nostro (dal momento che non si rivolge a qualcuno o qualcosa al di fuori di sé stesso).
37. Dovremmo essere in grado di sentire questa informazione, o piuttosto racconto, come una voce neutra al nostro interno. Ma qualcosa è andato storto. Tutta la creazione è un linguaggio, e nient'altro che un linguaggio, che per qualche inesplicabile ragione non riusciamo a leggere fuori e a sentire dentro.
Perciò dico che siamo diventati idioti. E successo qualcosa alla nostra intelligenza. Il mio ragionamento è questo: la sistemazione di parti del Cervello è linguaggio. Noi siamo parti del Cervello; perciò noi siamo linguaggio. Perché dunque non lo sappiamo? Non sappiamo neppure ciò che siamo, per non
1 parlare della realtà esterna di cui siamo parte. Il significato originale della parola 'idiota' è 'privato'. Ciascuno di noi è diventato privato, non partecipa li più al comune pensiero del Cervello, tranne che a livello subliminale. Perciò la nostra vera vita e il suo scopo si svolgono al di sotto della soglia di consapevolezza.
38. A causa dello smarrimento e del dolore, la Mente si è squilibrata. Perciò noi, come parte dell'universo, I del Cervello, siamo parzialmente squilibrati.
39. Da sé stesso il Cervello ha costruito un medico per curarlo. La sotto-forma del Macro-Cervello non è folle; si muove attraverso il Cervello come un fagocita si i muove nel sistema cardiovascolare di un animale, curando la pazzia del Cervello pezzo dopo pezzo. Sappiamo del suo arrivo qui; lo conosciamo con il nome di Asclepio per i greci e di esseni per gli ebrei; di Terapeuta per gli egiziani; di Gesù per i cristiani.
40. 'Nascere di nuovo' o 'nascere dall'alto', o 'nascere dallo Spirito' significa essere sanati; ossia essere riportati alla ragione. Perciò si dice nel Nuovo Testamento che Gesù scacciava i demoni. Ripristinava le nostre facoltà perdute. Della nostra attuale condizione degradata Calvino disse: «(L'uomo) venne nel medesimo tempo privato di quei doni sovrannaturali che gli erano stati dati per la speranza dell'eterna salvezza. Ne segue che egli è esiliato dal Regno del Signore in maniera tale che tutti gli affetti che si riferiscono alla vita felice dell'anima sono estinti in lui, finché non li riacquisti mediante la Grazia divina... Tutte queste cose, essendo ripristinate da Cristo, sono stimate avventizie e sovrannaturali; quindi concludiamo che sono andate perse. Inoltre, vennero distrutte la sanità della mente e la rettitudine del cuore; e questa è la corruzione dei talenti naturali. Poiché, quantunque noi manteniamo una qualche misura di comprensione e giudizio insieme alla volontà, tuttavia non possiamo dire che la nostra mente sia perfetta e sana. La ragione... essendo un talento naturale, non poté essere totalmente distrutta, ma è parzialmente debilitata...» Io dico: «L'Impero non è mai cessato.
41. L'Impero è l'istituzione, la codificazione, della pazzia; è folle e impone la sua follia su di noi mediante la violenza, dal momento che la sua natura è violenta.
42. Combattere l'Impero significa essere contagiati dalla sua follia. Questo è un paradosso; chiunque sconfigge un segmento dell'Impero diventa l'Impero; esso prolifera come un virus, imponendo la sua forma ai suoi nemici. In tal modo diventa i suoi nemici.
43. Contro l'Impero combatte l'informazione vivente, il plasmato o medico, che noi conosciamo come Spirito Santo o Cristo scorporato. Questi sono i due principi, il buio (l'Impero) e la luce (il plasmato). Alla fine la Mente darà la vittoria al secondo. Ciascuno di noi morirà o sopravviverà a seconda della parte con cui si mette e dell'indirizzo dei suoi sforzi. Ciascuno di noi contiene una componente di ciascuna delle due parti in lotta. Alla fine, l'una o l'altra componente trionfa in ciascun essere umano. Zoroastro sapeva questo, perché la Mente Saggia l'aveva informato. E stato il primo salvatore. Quattro ne sono vissuti in tutto. Un quinto sta per nascere, che sarà diverso dagli altri: egli regnerà e ci giudicherà.
44. Dal momento che l'universo è in effetti composto da informazione, si può dire allora che l'informazione ci salverà. Questa è la gnosis salvifica che cercavano gli gnostici. Non esiste alcun'altra strada per la salvezza. Tuttavia questa informazione (o più esattamente la capacità di leggere e comprendere questa informazione, l'universo in quanto informazione) può diventare disponibile per noi solo attraverso lo Spirito Santo. Non possiamo trovarla da soli. Per questo è stato detto che veniamo salvati dalla grazia divina e non dalle opere buone, che ogni salvezza appartiene a Cristo, il quale, io affermo, è un medico.
45. Vedendo Cristo in una visione, correttamente gli , dissi: «Abbiamo bisogno di cure mediche.» Nella visione c'era un creatore insano che distruggeva quello che creava, senza scopo alcuno; ossia irrazionalmente. Questa è la vena di follia della Mente; Cristo è la nostra unica speranza, dal momento che ormai non possiamo invocare Asclepio. Asclepio venne prima di Cristo e resuscitò un uomo dalla morte; per questo atto. Zeus ordinò a un Ciclope di ucciderlo con un fulmine. Anche Cristo verme ucciso per quello che aveva fatto: resuscitare un uomo dalla morte. Elia riportò in vita un fanciullo e spari poco dopo in un turbine di vento. 'L'Impero non è mai cessato.
46. Il medico è giunto fra noi un certo numero di volte.
sotto nomi diversi. Ma non siamo ancora guariti. L'Impero lo identificò e lo scacciò. Questa volta egli ucciderà l'Impero mediante fagocitosi.
47. COSMOLOGIA DELLA DUPLICE ORIGINE: L'Uno era e non era, insieme, e desiderava separare il non-essere dall'essere. Perciò generò una sacca diploide che conteneva, come un guscio d'uovo, un paio di gemelli, ciascuno androgino, che giravano su sé stessi in direzioni opposte (lo Yin e lo Yang del taoismo, con il Tao come Uno). Il progetto dell'Uno era che entrambi i gemelli sarebbero emersi nell'essere simultaneamente; tuttavia, spinto dal desiderio di essere (che l'Uno aveva instillato in entrambi i gemelli), il gemello che girava in senso anti-orario ruppe la sacca e usci prematuramente, ossia prima che fosse trascorso l'intero periodo. Questo era il gemello oscuro, o Yin. Perciò era manchevole. Completato il periodo, il gemello più saggio emerse. Ciascun gemello formava un'entelechia unitaria, un singolo organismo vivente fatto di psiche e soma, che ancora ruotava in senso opposto all'altro. Il gemello giunto al termine del periodo, denominato Forma I da Parmenide, avanzò correttamente attraverso i suoi stadi di crescita, ma il gemello nato prematuramente, denominato Forma II, languiva. Il passo seguente nei piani dell'Uno era che i Due diventassero i Molti, attraverso la loro interazione dialettica. Da sé stessi come iperuniversi proiettarono un'interfaccia simile a un ologramma, che è l'universo pluriforme che noi creature abitiamo. I due principi avrebbero dovuto mescolarsi in maniera uguale nel mantenere in vita il nostro universo, ma la Forma II continuò a languire nella malattia, nella pazzia e nel disordine. Questi aspetti li proiettò nel nostro universo.
Secondo le intenzioni dell'Uno il nostro universo ologrammatico avrebbe dovuto servire da strumento di insegnamento, mediante il quale una varietà di vite sarebbero avanzate fino a essere alla fine isomorfe con l'Uno. Tuttavia le condizioni guaste dell'iperuniverso II introdussero dei fattori negativi che darmeggiarono il nostro universo ologrammatico. Questa è l'origine dell' entropia, delle sofferenze non meritate, del caos e della morte, come pure dell'Impero, della Prigione di Ferro Nera; in essenza, l'atrofizzarsi della salute e della crescita delle forme di vita entro l'universo ologrammatico. Inoltre, la funzione di insegnamento venne brutalmente danneggiata, dal momento che soltanto il segnale proveniente dall'iperuniverso I era ricco di informazioni; quello del II era diventato rumore. La psiche dell'iperuniverso I mandò una microforma di sé stessa nell'iperuniverso II per cercare di curarlo. La micro-formula nel nostro universo ologrammatico prese la forma di Gesù Cristo. Tuttavia, r iperuni ver so II, essendo squilibrato, immediatamente tormentò, umiliò, respinse e infine uccise la micro-forma della psyche risanatrice del gemello sano. Dopo di questo, l'iperuniverso li continuò a decadere nel processo causale, cieco, meccanico, senza scopo. Divenne allora compito di Cristo (più esattamente lo Spirito Santo) salvare le forme di vita dell'universo ologrammatico, oppure annullare tutte le influenze emananti dal II. Avvicinandosi con cautela al suo compito, si preparò a uccidere la gemella squilibrata, dal momento che essa non può essere guarita; ossia, non permette che la si curi perché non capisce di essere malata. Questa malattia e questa follia ci pervadono e ci rendono idioti che vivono in mondi privati, irreali. Il progetto originale dell'Uno può essere ormai realizzato solo dividendo l'iperuiverso I in due iperuniversi sani, che trasformeranno l'universo ologrammatico nella macchina per insegnare che doveva essere. Noi sperimenteremo questo come il 'Regno di Dio'.
Entro il tempo, l'iperuniverso II rimane vivo: 'L'Impero non è mai cessato'. Ma nell'eternità, dove gli iperuniversi esistono, essa è stata uccisa (necessariamente) dal gemello sano dell'iperuniverso I, che è il nostro paladino. L'Uno piange questa morte, dal momento che l'Uno amava entrambi i gemelli; quindi le informazioni della Mente consistono in un tragico racconto della morte di una donna, che genera angoscia in tutte le creature dell'universo ologrammatico senza che queste sappiano il perché. Questo dolore se ne andrà quando il gemello sano subirà la mitosi e il 'Regno di Dio' giungerà. Il meccanismo di questa trasformazione (il passaggio nel tempo dall'Età del Ferro all'Età dell'Oro) è già in azione; nell'eternità è già compiuto.
48. SULLA NOSTRA NATURA. È appropriato dire: noi sembriamo essere bobine di memoria (portatrici di dna e capaci di esperienza) in un sistema pensante di tipo computerizzato il quale, malgrado noi abbiamo correttamente registrato migliaia di anni di informazioni dovute all'esperienza, e ciascuno di noi possieda depositi in qualche modo diversi, provenienti da tutte le altre forme di vita, manifesta dei difetti nella conservazione della memoria. Qui sta il guaio nel nostro particolare subcircuito. La 'salvezza' attraverso la gnosis (più esattamente l'anamnesi, la perdita dell'amnesia), benché possieda un valore individuale per ciascuno di noi (un salto quantistico in percezione, identità, cognizione, comprensione, esperienza di sé e del mondo, compresa l'immortalità), ha un'importanza ancora più grande per il sistema in quanto totalità, per il fatto che questi ricordi sono dati di cui esso ha bisogno, dati preziosi per il suo funzionamento complessivo.
Perciò esso è impegnato in un processo di autoriparazione, che comprende: ricostruzione del nostro subcircuito attraverso trasformazioni temporali li-neari e ortogonali, come pure la trasmissione di segnali per stimolare i nostri banchi memoria bloccati ad accendersi e recuperare ciò che è in essi contenuto.
Le informazioni esterne, o gnosis, consistono dunque di istruzioni dis-inibitorie, il cui contenuto di base è in effetti intrinseco a noi: ossia già esiste (cosa che è stata osservata per la prima volta da Platone: ossia che l'apprendimento è una forma di ricordo). Gli antichi possedevano delle tecniche (sacramenti e rituali) largamente utilizzate nelle religioni misteriche greco-romane, compreso il cristianesimo primitivo, per indurre l'accensione e il recupero, soprattutto con il fine di restaurare dei valori per l'individuo; gli gnostici, tuttavia, vedevano correttamente il valore ontologico di quella che loro chiamavano la divinità Stessa, l'entità totale. Ami MX::;.!.
49. Esistono due regni, superiore e inferiore. Quello superiore deriva dall'iperuniverso I o Yang, la Forma I di Parmenide; esso è senziente e volitivo. Il regno inferiore, o Yin, la Forma II di Parmenide, è meccanico, determinato dalla cieca causa efficiente, deterministico e senza intelligenza, dal momento che emana da una fonte morta. Nei tempi antichi era definito 'determinismo astrale.' Noi siamo intrappolati, per lo più, nel regno inferiore, ma grazie ai sacramenti, mediante il plasmato, ne veniamo liberati. Finché il determinismo astrale non viene spezzato, non siamo neppure consapevoli di esso, a tal punto la nostra vista è annebbiata. L'Impero non è mai cessato.
50. Il nome del gemello sano, l'iperuniverso I, è Nommo'. Il nome del gemello malato, l'iperuniverso II, è Yurugu. Questi nomi sono noti al popolo Dogon del Sud occidentale, in Africa.
51. La fonte primordiale di tutte le nostre religioni risale agli antenati della tribù Dogon, che ricevettero la loro cosmogonia e cosmologia direttamente dagli invasori con tre occhi che giunsero sulla Terra molto tempo fa. Gli invasori con tre occhi erano muti, sordi e telepatici, non potevano respirare la nostra atmosfera, avevano il cranio allungato di Ikhnaton e giungevano da un pianeta del sistema stellare di Sirio. Benché non avessero mani, ma delle pinze come quelle dei granchi, erano grandi costruttori. Essi influenzano segretamente la nostra storia verso un fine fruttifero.
52. Ikhnaton scrisse:
Quando l'uccellino nell'uovo cinguetta nell'uovo,
tu gli dai il respiro per conservarlo vivo.
Quando tu l'hai condotto al punto
di spezzare l'uovo, lui esce dall'uovo,
per cinguettare con tutte le sue forze.
Va in giro sulle sue due zampe
quando ne è uscito.
Quanto multiformi sono le tue opere! Esse sono nascoste a noi,
o ionico Dio, la cui potenza nessun altro possiede. Tu hai creato la Terra secondo il tuo cuore mentre eri solo:
uomini, tutti gli animali domestici grandi e piccoli,
tutto ciò che cammina,
tutto ciò che sta in alto,
che vola con le ali.
Tu sei nel mio cuore,
non vi è alcun altro che ti conosca,
eccetto il figlio tuo Ikhnaton.
Tu l'hai reso saggio
nei tuoi disegni e nella tua mente.
Il mondo è nelle tue mani...
53. Il nostro mondo è tuttora segretamente governato dalla razza segreta discesa da Ikhnaton, e la sua conoscenza è l'informazione della Macro-Mente stessa.
Ogni animale rimane sul suo pascolo,
gli alberi e le piante prosperano,
gli uccelli svolazzano nelle paludi,
le ali levate in adorazione tua.
Tutte le pecore danzano sulle zampe,
11 tutte le cose alate volano,
e, r esse vivono quando tu le hai illuminate.
Da Ikhnaton questa conoscenza passò a Mose, e da Mose a Elia, l'Uomo Immortale, che divenne Cristo.
41 Ma sotto tutti i nomi esiste un solo Uomo Immortale, e noi siamo quell'uomo.
Dick era un pazzo paranoico e drogato, e tuttavia le sue visioni hanno un fascino meraviglioso. Questo, credo, perché al di là delle sue fissazioni egli aveva davvero intuito qualcosa sulla natura spirituale della realtà; e capiva che l'arte deve fare appunto questo, cioè avvicinarci alla verità spirituale dell'universo (e non il contrario come fanno i minimalisti atei e agnostici).
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