mercoledì 1 aprile 2020

Ciao cantautrice...






Ciao cantautrice,
nessun nome, nessuna citazione, nessuna rima e nessun titolo perché non voglio coinvolgerti nella mia guerra e nella mia leggenda personale. Io l'unico sono già morto e non ritorno in vita mentre tu sei Viva. Scrivo dal inferno? Si perché l'inferno è sulla terra. Ti scrivo perché per caso dopo tanto ho sentito i tuoi pezzi anzi li sto ascoltando. Ma cosa posso dirti io quei compromessi proprio non li faccio e non li ho fatti sono un mercenario ma alla fine le guerre le ho scelto io. Quei club esclusivi che ti fanno la corte mi hanno rovinato, torturato, violentato la vita. Mi hanno ammazzato portato al suicidio così tante volte che non ho più paura della morte tanto tutto è impermanenza. Ma ti scrivo anche perché ricordo una bambina delicata e splendente che mi chiamava col mio vero nome tanto tempo fa' e faceva promesse come le mie cugine di Milano che si adagiavano sulla mia spalla e ridevano. Io so che le ho fatto impazzire con le mie cerimonie, coi mie riti di passaggio dettati con una lingua morta la lingua dei nostri antenati che i frankisti chiamano ebrei. Ma il fatto di avervi ritrovato solo per un secondo, un minuto mi riempie di gioia, mi sento meno solo, l'uomo solo è forte? Dipende come lo schiavo non ha più niente da perdere se non le sue catene.
Cantautrice sono di poche parole mi piacerebbe vederti in TV o sentirti alla radio e chiudo qui non voglio che la mia peste ti contagi e non è il covid-19 ma la peste e l'infamia del capro espiatorio (essere segnati a vita) condannato a morte da uno Stato di canaglie, una Repubblica delle banane chiamato Italia. Ci hanno sterminato (una caccia alle streghe e le streghe per loro siamo noi) una vera pulizia etnica sotto le bandire della democrazia e del liberismo pompando soldi dalle loro Lobby ai squadroni della morte post-comunisti, stalinisti, fascisti, moderati, islamici, cristiani, sovranisti e mafiosi. Ma io credo ancora ai miei Dei e Dee alla loro compensazione al loro vento che fa paura a quei palloni gonfiati da droghe legali e illegali.
Addio cantautrice non ti dico portami via ma non cercarmi più.
Il tuo vecchio amico Walter Simonetti.

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