Illuminati Pop Anarchy Baal
Simonetti Walter
Per Sara!
alias Riccardo
“Butta fuori i
tuoi pensieri o finiranno per ucciderti”.
“credi che non ti capisca? Tu insegui un sogno disperato, questo è il tuo
tormento. Tu vuoi essere, non sembrare di essere. Essere in ogni istante
cosciente di te, e vigile. nello stesso tempo ti rendi conto dell'abisso che
separa ciò che sei per gli altri da ciò che sei per te stessa e provoca quasi
un senso di vertigine, un timore di essere scoperta, di vederti messa a nudo,
smascherata, riportata ai tuoi giusti limiti. Perché ogni parola è menzogna,
ogni gesto falsità, ogni sorriso una smorfia. Qual è il ruolo più difficile?
Togliersi la vita? Ma no, sarebbe poco dignitoso. Meglio rifugiarsi
nell'immobilità, nel mutismo, così si evita di dover mentire, oppure mettersi
al riparo dalla vita, così non c'è bisogno di recitare, di mostrare un volto finto
o fare gesti non voluti. Non ti pare? Questo è ciò che si crede ma non basta
celarsi perché, vedi, la vita si manifesta in mille modi diversi ed è
impossibile non reagire. A nessuno importa sapere se le tue reazioni siano vere
o false. Solo a teatro il problema si rivela importante e forse neanche lì. Io
ti capisco, Elisabeth... e quasi ti ammiro. Secondo me devi continuare a
recitare la tua parte fino in fondo finché essa non perda interesse, e
abbandonarla così come sei abituata a fare passando da un ruolo all'altro”
E se non hai
niente in cui credere
Non avrai niente
che puoi perdere
Sì, tranne te
Le mie certezze,
andate in cenere
Non voglio il
mondo che tu mi vuoi vendere (oh)
Marracash
(feat Bergman)
- Nulla, o quasi nulla. Io non posseggo quel ch'io vorrei possedere.
Tu mi sei ignota. Come qualunque altra creatura umana, tu chiudi dentro di te
un mondo per me impenetrabile; ela più ardente passione non mi aiuterà a
penetrarlo. Delle tue sensazioni, dei tuoi sentimenti, dei tuoi pensieri io non
conosco se non una minima parte. La parola è un segno imperfetto. L'anima è intrasmissibile.
Tu non puoi darmi l'anima. Anche nella più alta ebrezza, noi siamo due, sempre
due, separati, estranei, interiormente solitari. Io bacio la tua fronte; e
sotto la fronte si muove forse un pensiero che non è mio. Ti parlo; e forse una
mia frase ti risveglia nello spirito un ricordo d'altri tempi, non del mio amore.
Un uomo passa, un uomo ti guarda; e nel tuo spirito si produce un qualunque
moto ch'io non posso sorprendere. E io non so quante volte un riflesso della
tua vita anteriore illumini il momento presente... Oh, di quella vita, io ne ho
una paura folle! -Sono accanto a te; mi sento tutto invaso dalla delizia che mi
viene in certe ore dalla tua sola presenza; ti accarezzo, ti parlo, ti ascolto;
mi abbandono. D'un tratto, un pensiero mi agghiaccia. Seio, inconsapevolmente,
suscitassi in te una memoria, il fantasma d'una sensazione già provata, una
malinconia dei più lontani giorni? Io non ti saprò mai dire la mia sofferenza.
Quel calore, che mi dava il sentimento illusorio di non so qual comunione frame
e te, cade d'un tratto. Tu mi sfuggi, ti allontani, diventa inaccessibile. Io
rimango solo, in una solitudine spaventevole.Dieci, venti mesi d'intimità non
sono più nulla. Tu mi sembri estranea come quando non mi amavi. Ed io non ti
accarezzo più, non parlo più; mi chiudo; evito qualunque manifestazione esteriore;
ho paura che ogni minimo urto possa sollevare nel
fondo
del tuo spirito quei sedimenti oscuri che vi ha accumulati la vita
irrevocabile. E allora cadono su noi quei lunghi silenziangosciosi, in cui le
forze del cuore si consumano inutilmente, miseramente. Io ti domando: «A che
pensi?» Tu mi rispondi: «A che pensi?» Io non so il tuo pensiero; tu non sai il
mio. Il distaccosi fa sempre più profondo; diventa un abisso. E il guardare in quell'abisso
è un'angoscia così forte che, per una specie d'istinto cieco, io mi getto sul
tuo corpo, ti stringo, ti soffoco, impaziente di possederti. La voluttà è alta,
come non mai. Ma quale voluttà può compensare l'immensa tristezza che
sopraggiunge?Ippolita disse:- Io non provo questo. Io ho più abbandono. Forse,
amo di più
Il trionfo della morte di
Gabriele d'Annunzio
Per Sara!
Ciao Sara con
l’IPhone 8 che pago a rate ho sentito il bisogno di lasciarti qualcosa,
qualcosa che mi viene spontaneo nella mia pochezza nella mia follia, qualcosa
che hai risvegliato un cuore che non batteva più perché è di plastica ma freme
e pulsa che per te e manda segnali in codice morse.
Cara Sara prima di
scriverti ho fumato quattro sigarette e bevuto un po’ di coca cola zero
calorie, (le uniche droghe che posso permettermi oggi), e prima di scriverti di
scrivere di te che non conosco, che non ho mai visto ho riascoltato la tua voce
registrata e ho sentito qualcosa una scarica elettrica che ha ridato vita ad un
mostro così qualcuno mi chiama. Ed ho sentito anche un richiamo quello della
foresta come fossi un cucciolo di lupo che cerca la madre e dentro di me
sensazioni che avevo dimenticato perché ho coltivato solo l’odio per il mondo
in questi anni maledetti. Io come dici fatto di una normalità diversa. Ho
sentito anche un senso d’impotenza perché difronte a te mi sento indifeso, le
mie maschere cadono una ad una, un uomo piccolo forse
cresciuto male e come nel film il bacio della pantera ho paura che ti
trasformi e mi sbrani ma allo stesso tempo vorrei che lo facessi, in mille pezzi, che le tue parole siano come un paletto nel cuore per un
vampiro e in quel momento sentirsi di nuovo vivi parte di qualcosa e non errare
come uno zombie in cerca di carne umana. Ho paura che questo sogno ad occhi
aperti finisca e che anche tu partecipi al gioco del mondo quel gioco maledetto
che fa ridere tanti quando qualcuno e qualcosa cade in disgrazia. Io cerco un
viaggio nell'ignoto alla scoperta di nuovi mondi, di nuove oasi di una terra
selvaggia di un bosco ora che è tutto colonizzato antropomorfizzato dal Dio
denaro, è tutto digerito e commentato in diretta virtuale dal uomo tranne i
sentimenti veri, forse solo l'amore resiste a questa macchina di distrazione di
massa. Dico questo a te Sara perché mi sono perso per quello che ho fatto e
quello che mi hanno fatto e ho vissuto nel passato. Se prima non osavo
scriverti ma ti guardavo soltanto da lontano è per timore, per paura non
credevo che fossi vera uno spirito libero senza pregiudizi scusa sogno pecore
elettriche e ho una data di scadenza e quando una donna mi sta vicino. Credo
anch'io di essere un uomo vero.
Stella del mattino, ma tu
brilli anche di notte, tu brilli di luce propria, mentre io cerco di recuperare
le forze per cosa, mi chiedo? Sono solo un serpente che si mangia la coda cui è
sempre sfuggita alla felicità e cos'è un uomo senza felicità?
Un essere che piano piano scende invece di
salire.
La confondevo con l'effetto di qualche
sostanza perché ero autodistruttivo, dicevano per liquidarmi allontanarmi dalle
persone cui tenevo credevo o volevo credere in certi ideali in certi movimenti
ma poi tutto si ritorto contro di me e li ho visto il peggio che l'uomo può
dare. Poi penso voglio scriverti ancora e ancora ma quel silenzio ieri sera mi
ha portato via non so in quale mondo perché non ricordo mai i miei sogni. Forse
non li voglio ricordare. Ho paura si mi confesso. E ultimamente nei mie sogni,
nelle mie visioni ad occhi aperti c'eri anche tu (viaggi astrali esagero) ed io
ti dicevo " No Sara non dovresti stare qui è pericoloso non devi vedere
cosa sono in realtà un mostro e un mistero “. Ho sognato di fare l’amore con te
ho sognato i tuoi movimenti, il tuo corpo e tu mi dicevi “ cucciolo perché sei
finito così?”
Ciao Sara e da quel
giorno che sto ascoltando quella canzone di Sfera Figli di papà ognuno la vive
a suo modo ma quello che mi colpisce è questa strofa
"E sono tutti amici
quando serve
Un po' meno amici se si perde
Un po' meno amici, un po' più merde
No, qua nessuno ti vuole bene". Quando nel 2002 sono finito in TSO ho capito che la mia libertà era finita. E chi ti è stato vicino il vuoto e la famiglia che ti crede un fallito. Dove son finite tutte quelle poche persone cui tenevo si erano lontane ma ho sempre pensato che strano ero solo una leggenda così mi chiamavano a Bologna per via dei trip una leggenda si da ridere, però devo dirti una cosa sola in persona e suo figlio hanno tentato di aiutarmi era una rom una zingara che mi chiamava marito e se torna il suo pensiero sto male.
Un po' meno amici se si perde
Un po' meno amici, un po' più merde
No, qua nessuno ti vuole bene". Quando nel 2002 sono finito in TSO ho capito che la mia libertà era finita. E chi ti è stato vicino il vuoto e la famiglia che ti crede un fallito. Dove son finite tutte quelle poche persone cui tenevo si erano lontane ma ho sempre pensato che strano ero solo una leggenda così mi chiamavano a Bologna per via dei trip una leggenda si da ridere, però devo dirti una cosa sola in persona e suo figlio hanno tentato di aiutarmi era una rom una zingara che mi chiamava marito e se torna il suo pensiero sto male.
E chiudo qui la triste storia perché quando
vengo in contatto con una donna come TE tutto questo sembra non essere mai
esistito è il potere di una ninfa una dolce venere non ho detto sirena qui c'è
ne sono tante alcune pericolose ti farà strano questo termine ma ci si può
scottare anche qui nei social. E non mi aspettavo, forse perché vedo tutto
grigio, forse sono uno dei grigi, di essere toccato.
Ciao Sara o lilith se non
sbaglio nella tradizione ebraica la prima moglie di Adamo forse la prima
femminista o forse l’ultima dea madre. Invece di perdermi in discorsi personali
ho guardato di nuovo le tue fotografie e i tuoi video prima pensavo di dire una
cosa ma poi al momento di scriverti questa cosa non è più nella mia mente. Anche se cambi taglio di capelli
rimani sempre di una bellezza di un fascino da donna fuori dagli schemi. E poi
penso sai quel che vuoi io dalla mia età posso solo invidiare e stimare chi ti
sta vicino. “ Solo la persona che vive in splendida solitudine sa relazionarsi
perché farlo e’ un suo bisogno, non chiede niente “ Osho
O dei grossi dubbi anche
se c’è solitudine e solitudine attiva e passiva come il nichilismo attivo e
passivo. In questi anni cercavo come un cane bastonato tutto quello che
descrivesse il nulla perché sentivo di essere vuoto, di aver paura. Solo
leggendoli libri sul buddismo ho trovato qualcosa l’impermanenza di tutto ma
c’è qualcosa che manca l’amore che parola usurata mistificata ma la sua assenza
la sua potenza desiderante mi fa perdere la ragione e parlo da solo come i
matti coi miei figli che chiamo di spirito e a volte penso “ Solo un Dio o una
Dea mi può salvare” plagio voluto.
Ma io ho smesso
di essere una tua vittima, tu non smetterai mai di esserlo
Non ammetterai
mai chi sei (non ammetterai chi sei, non
ammetterai mai chi sei ora)
Ma io ho smesso
di essere una tua vittima, tu non smetterai mai di esserlo
Non ammetterai
mai chi sei (non ammetterai mai chi sei, non ammetterai mai chi sei” Crudelia
Marracash
Per Sara!
L’ultima tentazione di Cristo.
Non avrei voluto
cadere di nuovo invece avrei proprio voluto, sentire quel soffio al cuore che mi parla di baci e carezze di pelle
contro pelle di sensazioni emozioni anch’io sono come crudelia una vittima di
me stesso e se sembro umano devo dirti che non lo sono appartengo ad un'altra
razza specie in via d’estinzione sono un parassita alieno. Perdonami .
Sara con una voce
che ti entra dentro, ti sento dentro,
Sara che ha un corpo
scolpito nella carne e un'anima da combattente.
Ed io non so più
combattere a vita.
Sara se fossi
un'altra persona, un altro essere cercherei il tuo cuore.
Non per lasciarlo intatto, vorrei che dei
segni rimanessero impressi per sempre. E non per incidere il mio nome vorrei
solo che il vento passerà tra i nostri volti e un eco di me rimarrà per sempre.
Anche se
l’immortalità è la più grande e grossa bugia.
Ma quel sempre è
per sempre.
Sara che ha tanti
amici ma a volte si sente sola,
Sara che non può
fare a meno di stupire, eccitare l’animo di uomini e donne.
Sara che ha fatto
della sua vita un'opera d’arte vivente.
Sara musa di se
stessa.
Sara mentre
scrivo sento un calore anomalo crescere, se penso a te, mi trasformo in uno
strano super eroe “Io mi son parte di quella possanza che vuole continuamente
il male, e continuamente produce il bene.” Faust
Sara è stato il
caso o c’è un destino, un destino crudele o amico.
Sara tutto per
Sara anche quello che non ho! Anche quello che mi manca di vitale.
Sara con una voce
che ti entra dentro la sento dentro.
Ho ascoltato di
nuovo quella canzone e ho avuto paura perché sembra che parli di persone come
me. Parassiti senza cuore.
Sara i suoi seni,
il suo culo, la linea sottile che ci divide, è il suo stile da iconoclasta ma
non solo quello la sua cultura di Sara.
Sara io non sono
nessuno il mio nome nessuno.
Sara lilith l’ultima
tentazione di Cristo
Sara l’ultima
Maria Maddalena che oscura il potere di Dio e un Cristo non può che piegarsi al
tuo volere sì lo confesso a volte ho pensato di essere lui crocefisso lui con i
tredici apostoli che son tutti morti o mi hanno rinnegato ed io resisto
aspettando una nuova alba aspettando Sara.
Sara solo un
abbraccio
Ciao Sara
PS: «Quello che
sei istante dopo istante» diceva Brandy «è solo una storia.» Quello di cui
avevo bisogno era una storia nuova.
Palahniuk, Chuck.
Invisible Monsters
Bruno Filippi in
difesa di Mata Hari
“ povera Mata
Hari eri bella ! E la bellezza suprema è al di là del bene e del male. Morire
per causa di una donna meravigliosa è ancora la morte migliore “
“Ogni giorno
della storia ha avuto un domani che forse non è mai arrivato” Racconti di
domani Dylan Dog
Solo due parole I
like you,
Vivo senza senso
e quando trovo, un senso, sembra vietato. Sarò più capace in andare controvento
Per Sara che senza volerlo mi ha dato delle emozioni delle sensazioni di piacere,
delle speranze.
Sara che tra le
corde sembra il funambolo di Nietzsche ma se cadi io ti prenderò.
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